
Vasco Rossi è pronto per la tappa siciliana del suo tour. Stasera si accenderanno le luci dello stadio San Filippo Neri di Messina e sarà lui il protagonista. Il cantante, innamorato dell’isola, ha dichiarato di indossare il berretto di don Ciotti @liberacontrolemafie durante tutte le sue esibizioni e ha ricordato anche le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime delle stragi mafiose del 1992, a cui è legato da un particolare evento.
“Nel 1996 ho inaugurato il velodromo Paolo Borsellino nel quartiere Zen, lui e Giovanni Falcone sono eroi… Da sempre ‘contro tutte le mafie’ (In tour indosso il cappellino di Don Ciotti @liberacontrolemafie)”, racconta Vasco che racconta, su Instagram, di essere arrivato in Sicilia per la prima volta all’età di 20 anni. Era la mia prima vacanza con Marco Gherardi, mio amico d’infanzia, avevamo 20 anni. Siamo partiti da Zocca per la Sicilia. I sapori, i profumi, le donne… che capogiro… siamo rimasti senza soldi quasi subito… e siamo stati costretti a restare a casa».
Vasco ricorda anche che “a Taormina nel 2001 Salvetti mi invitò al Festivalbar, mentre ero in tournée, e ci andavo, tra una data e l’altra… quel giorno ero libero… Era il periodo di We’ re Sola Che casino pazzesco… quanta bella gente… mi innamoravo ogni cinque minuti e non volevo andarmene… Era quasi impossibile lasciare Taormina nel bel mezzo della festa.. .”.
E il cantante, che stasera salirà sul palco allestito al San Filippo Neri di Messina, ricorda anche la sua prima esibizione in Sicilia: “Era il 1983, a Letojanni”.
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